Ebbene è giunto ormai il momento di tirare le somme del lavoro che ho effettuato finora in ambito privato. Ho deciso quindi di stilare una statistica sul rendimento degli studenti delle scuole superiori che ho seguito nel corso degli anni in questo settore.
Dunque ho inoltrato le domande a circa 130 contatti, i quali contenevano studenti e genitori (quindi non rappresentano 130 ragazzi con cui ho lavorato, ci sono dei contatti che rappresentano lo stesso studente), ma solamente 45 mi hanno risposto (cosa normale quando si ha a che fare con grandi gruppi di persone). Di questi 45 studenti ne abbiamo 42 che hanno frequentato le scuole superiori, uno dell'università, uno delle medie e un ultimo ignoto.
Ecco perchè ho deciso di effettuare il report solamente sugli studenti delle superiori, avendo abbastanza dati a disposizione.
Non sono certo di quale sia stato cronologicamente il primo studente della statistica, ma posso indicare l'anno 2021 come limite inferiore massimo, poiché è l'anno in cui ho costruito il metodo di studio strategico. Dunque otteniamo un range massimo di 4 anni (dal 2021 ad oggi).
Inizio col dire che non è stato facile ritrovare i dati degli anni antecedenti riguardanti i voti, le medie, ecc. Quindi non tutti gli studenti posseggono una statistica completa, molte volte troviamo semplicemente l'informazione di un recupero non meglio specificato (da insufficiente a sufficiente). Nonostante ciò abbiamo abbastanza informazioni per realizzare una statistica interessante.
Ad ogni studente sono state assegnate nove tipologie diverse di dato: se è in possesso di certificazioni DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), il voto di media pregresso al percorso (fra tutte le materie o solamente fra le materie specifiche che abbiamo trattato), il numero delle lezioni effettuate con lui, il voto di media successivo al percorso (fra tutte le materie o solamente fra le materie specifiche che abbiamo trattato), la differenza fra gli ultimi due dati (il miglioramento medio), il numero di materie affrontate in maniera specifica durante il percorso e altre tre categorie di informazioni riportate spontaneamente riguardanti la recensione finale (se l'emotività è migliorata, il tempo di studio è diminuito e se è avvenuto un miglioramento nelle materie non specificamente trattate con me). In alcuni casi, quando lo studente non mi forniva le informazioni tramite messaggio, ma io le conoscevo comunque avendo effettuato personalmente il percorso con lui, ho inserito io stesso tali informazioni nella statistica (le quali riguardano sempre i dati generici e non i voti precisi).
Con queste 9 fonti di informazione possiamo ricavare molti dati utili ai nostri scopi; diamo allora il resoconto di queste fonti (le registrazioni generiche o mancanti sono state escluse dal calcolo delle medie):
Da questi 9 campi fondamentali possiamo ricavare altri dati aggiuntivi interessanti:
Ci tengo ad aggiungere qualche commento personale per chiarire ulteriormente il quadro completo.
Per quanto riguarda i tre dati finali estratti dalle recensioni ci tengo a sottolineare (di nuovo) che, ad esempio, una diminuzione del tempo necessario allo studio come recensione spontanea vale moltissimo, molto di più di un'informazione riguardante il tempo se venisse chiesto in maniera esplicita agli studenti. Io penso infatti che molto più di "8" studenti abbia accelerato il proprio studio, semplicemente non lo hanno scritto nella recensione.
Notiamo inoltre che la stragrande maggioranza degli studenti ha iniziato il percorso con me in una situazione di insufficienza, la quale può essere dovuta ad effettive lacune nella preparazione (ed era quasi sempre così), ma anche alla "stranezza" (per non dire altro) del modello di valutazione adottato dal professore che vagliava le prove di questi studenti. Teniamo quindi di conto che si è riusciti ad ottenere un miglioramento medio di 1,83 voti variando i professori che restituivano le votazioni e senza specificare il modello di valutazione!
Questo è uno dei motivi, a mio parere, per cui ci sono stati 2 studenti che non sono riusciti ad ottenere un risultato positivo alla fine del percorso. Un altro motivo è stato sicuramente la mancanza di disciplina e di attenzione da parte loro, all'interno del percorso, nonchè probabilmente la mia incapacità di riuscire a trattare casi così difficili.
Nonostante ciò rimane un dato che forse è quello scientificamente più sensazionale: il fatto che non c'è stato nemmeno uno studente che sia peggiorato. Se si trattasse di un farmaco mirato per curare una malattia specifica, un tasso dello 0% di peggioramento sarebbe, a dir poco, incredibile!
Detto questo dobbiamo anche tenere di conto che, probabilmente e mediamente, il miglioramento da insufficienza a sufficienza è più difficile di un miglioramento da sufficienza ad eccellenza. Quindi è ragionevole supporre che, questo mio metodo di studio, applicato su vasta scala, potrebbe restituire dei risultati ancora migliori.
Infine non posso evitare di aggiungere, in tutta onestà, questa riflessione: è probabile che la statistica sia stata lievemente falsata dal fatto per cui coloro che hanno raggiunto un miglioramento si sentissero più coinvolti nei miei progetti e quindi rispondessero con più facilità al sondaggio. Ma i motivi che portano un mio ex studente a non rispondere al mio sondaggio possono essere tanti: ad esempio potrebbe essere passato tanto tempo dal nostro ultimo incontro, oppure stufo dei messaggi che pubblicizzano le mie attività (che comunque ne mando pochissimi), mi abbia addirittura bloccato.
Comunque la statistica rimane significativa a parer mio: 95,2% di successi, 100% di miglioramenti (un dato incredibile), con una media di miglioramento di 1,83 voti (che è tantissimo).
Di fronte a questi risultati, cosa accadrebbe se tutti gli studenti d'Italia adottassero questo mio nuovo metodo di studio?
Oggi ti lascio con questa domanda provocatoria in mente ;)
A presto,
- Samuele