Ben trovato caro lettore,
oggi vorrei discutere quel momento preciso in cui si perde ogni speranza, ogni motivazione, non ci si ricorda il motivo che ci spinge a fare così tanti sforzi.
Questo momento arriva solitamente quando si affrontano gli ultimi passi, gli ultimi mesi di studio, o dopo poco aver cominciato/ricominciato.
Per via di questo grande calo nella motivazione, anche se si ha quasi raggiunto l'obiettivo, esso sembra comunque molto lontano, con un infinita sfilza di sforzi necessari posti fra noi e la meta finale.
Ecco se ti sei trovato anche tu in questi momenti, sai bene di cosa si tratta e oggi vorrei parlare di ciò che personalmente faccio per uscire il più velocemente possibile da questi stati profondamente negativi.
L'unica vera soluzione, che funziona sempre, è quella di perseverare.
Perseverare senza pensare ad altro, senza porsi domande, senza "se" e senza "ma", che rappresentano solo "rumore mentale" dovuto alla stanchezza e alla normale tendenza dell'elettricità nel cervello a percorrere i circuiti con minor resistenza.
Questo momento non va però rifiutato, cioè se vogliamo uscirne il più velocemente possibile dobbiamo avere il coraggio di viverlo a pieno, sentirlo fino in fondo, ma al contempo continuando a lavorare per il nostro obiettivo, senza giudicare le sensazioni che proviamo.
Tutto il resto può solo accompagnare. Per esempio le tecniche di respirazione, meditazione, focalizzazione prolungata, ecc. sono tutte metodologie che possono allietare il momento, accelerare il suo transito, ma se di base non tiriamo fuori la volontà di persevare, esse non servono a nulla.
Certo tutte queste tecniche possono contribuire a trovare quella volontà, poichè ci permettono di tirare un bel sospiro di sollievo, ma esse non sono la soluzione fondamentale.
In tali momenti è importante sfruttare l'inerzia acquisita grazie agli sforzi fatti nel passato per raggiungere l'obiettivo desiderato, assecondare le abitudini, che in questo caso diventano un prezioso aiuto, e cercare di mantenere il più possibile silenziosa ed occupata la mente.
Riassumendo, cosa fare quando si è talmente stanchi da dimenticarci il senso di ciò che facciamo per concludere gli studi, un lavoro importante, ecc.? Perseveriamo, seguendo le abitudini acquisite, cercando di pensare il meno possibile, consci del fatto che i nostri pensieri ci possono tradire, fiduciosi di noi stessi del passato, i quali avevano un buon motivo per intraprendere tale percorso.
Questo è quello che io trovo essere maggiormente utile in questi momenti difficili, e tu che fai invece? Mi piacerebbe scoprire quale escamotage se riuscito a trovare, e se ti va scrivimeli all'email umasterinfo@gmail.com, sarò lieto di ascoltarti ed imparare, nonchè di aiutarti dove posso!
A presto,
- Samuele