Lo sport fa proprio male agli studenti!


Lo sport fa proprio male agli studenti!

Buongiorno a tutti,

quest'oggi vedremo di provare, una volta per tutte, che l'attività fisica fa un bene dell'anima a chiunque sia all'interno di un percorso di studio, indipendentemente dal tempo necessario da doverci investire.

Ebbene troppe volte ho sentito degli insegnanti ripetere frasi del tipo: "farebbe meglio a passare meno tempo in palestra e più tempo sui libri" oppure "l'alunno ha bisogno di più tempo libero per studiare, quindi non mandatelo più a basket".

Questi professionisti hanno le loro ragioni per dire ciò, ma oggi abbiamo le prove scientifiche per dimostrare come il tempo "perso" in attività fisica venga comunque ampiamente recuperato grazie ai miglioramenti che essa stessa comporta nel nostro cervello.

Sto parlando di tutti i processi chimici autoindotti grazie al movimento e allo sforzo fisico (non eccessivo) che letteralmente trasformano e migliorano il nostro corpo e la nostra mente (puoi approfondire l'argomento in questo articolo).

Dunque citerò alcune ricerche e alla fine spiegherò come in realtà, anche l'argomentazione sulla mancanza di tempo dovuta alla pratica sportiva sia fallace.

In questa ricerca olandese possiamo verificare come l'attività chimica interna del nostro corpo durante il movimento possa effettivamente favorire il processo di memorizzazione!

In quest'altra ricerca, un po' più specifica, ci viene mostrato come la pratica delle arti marziali faccia davvero molto bene alla capacità di resilienza degli studenti delle scuole superiori (capacità veramente fondamentale per chi studia).

Ed infine (potrei andare avanti molto di più, ma altrimenti l'articolo diventa troppo lungo) ecco una ricerca effettuata su bambini con ADHD, quindi con disturbi dell'apprendimento piuttosto importanti, la quale ci mostra che anche nel loro caso si ottiene un significativo miglioramento tramita la pratica sportiva (nel caso di questa ricerca: il Judo).

Ci tengo inoltre a riportare uno dei casi che ho seguito personalmente: si trattava di uno studente delle scuole superiori (di cui non rivelerò il nome per motivi di privacy), veramente molto motivato, che svolgeva ben 2 sport mentre affrontava l'anno accademico. Lui praticava atletica leggera per 5 allenamenti alla settimana e sci alpino durante il weekend (tutti i weekend, sia sabato che domenica). Un atleta incredibile a mio avviso. Comunque, lui venne da me alla ricerca di un metodo che gli permettesse di studiare in meno tempo poichè nel suo caso il tempo per studiare normalmente non c'era!

I suoi risultati? Ora studia nella metà del tempo (parole sue) e prende voti maggiori (quasi il doppio di prima).

Ha smesso di praticare sport? No.

Ha diminuito gli allenamenti in funzione dello studio? No.

Ha trovato un modo per favorire dei benefici dello sport al fine di studiare meglio? Assolutamente si!

Aveva imparato a sfruttare al massimo gli allenamenti come pausa strategica dallo studio, al fine di "scaricare" la mente e ritornare rigenerato di fronte ai libri.

Aveva sviluppato un'organizzazione eccellente e sicuramente non sprecava il poco tempo che gli rimaneva per studiare "ad cazzum"; lui era obbligato a studiare bene in quei pochi momenti.

Dobbiamo diventare tutti così? Certo che no, desideravo solo mostrarvi che si può fare.

Allora cosa possiamo trarre dalla newletter di oggi? Mi piacerebbe che vi portaste a casa il concetto per cui, anche se come studente non si ha a disposizione tutto il giorno, tutti i giorni, perchè appunto si hanno altri impegni, è possibile comunque studiare e raggiungere ottimi risultati; c'è solo bisogno del metodo giusto.

Non togliete lo sport ai ragazzi con l'obiettivo di dargli più tempo per studiare, il risultato più probabile sarà che, quel tempo aggiuntivo, verrà usato per studiare peggio (e non ho parlato neanche degli effetti psicologici che ne derivano!).

Per qualsiasi domanda rimango a disposizione (umasterinfo@gmail.com).

A presto,

- Samuele