Il potere di coloro che non hanno talento


Il potere di coloro che non hanno talento

Ciao, 

oggi volevo approffittare del video che è uscito ieri su instagram (se te lo sei perso lo puoi trovare qui) per parlare in maniera approfondita del talento.

Tutti abbiamo conosciuto qualcuno che a scuola sembrava non fare fatica e probabilmente tutti abbiamo pensato che questa semplicità non poteva essere trasmessa, ma era qualcosa con cui potevi solo nascere.

Abbiamo quindi scoperto il talento nello studio, una capacità che permetteva ad alcune persone di andare bene a scuola, almeno apparentemente senza troppi sacrifici.

Queste persone (fortunate!), che nascono con la predisposizione ai lavori intellettuali, hanno ovviamente più facilità nei primi 20 anni della loro vita, dato che in Italia, nel periodo attuale, il tuo lavoro consiste nello studiare fino ad aver raggiunto almeno 16 anni.

Però c'è un però! (perdona il giochino di parole, mi sa che sto diventando uno di quegli insegnanti anziani che se la fanno e se la ridono da soli; hahaha)

I ragazzi che fanno poca fatica a scuola si perdono qualcosa: gli ostacoli.

Gli ostacoli grandi dello studio possono avere uno scopo e se non vengono mai affrontati perchè non ci sono, allora ci sarà qualcosa in meno!

Sto parlando della capacità di insegnamento: colui che ha appreso una materia, con sudore e fatica, sarà sicuramente più adatto ad insegnare rispetto a colui che ha incontrato meno ostacoli (a parità di competenza acquisita).

Questo perchè colui che ha fatto più fatica ha dovuto escogitare delle stretegie per superare gli ostacoli, ha dovuto trovare la forza d'animo per andare avanti nei momenti difficili e ha dovuto (probabilmente) passare più tempo sulla materia scendendo addirittura più nel profondo rispetto allo studente "talentuoso".

Invece lo studente predisposto queste cose probabilmente non le ha fatte, o meglio le fatte in misura minore grazie proprio al suo talento; cioè non ha dovuto fare così tanta fatica, semplicemente perchè le cose gli venivano "da sè".

Ebbene questo "venire da sè" è esattamente l'anti-insegnamento, poichè una volta appresa la competenza, se non si sa come si ha fatto ad apprenderla, sarà molto difficile poterla insegnare ad altri studenti, guidandoli nel processo di apprendimento, perchè non si sa come questo sia avvenuto!

Ecco che questa mancanza di consapevolezza diventa una lacuna nella capacità di insegnare e questo lo vedo anche in me.

Infatti gli argomenti che per me sono stati i più semplici da apprendere sono anche quelli che i miei studenti fanno più fatica ad imparare; semplicemente perchè io non riesco a spiegarli con la stessa "saggezza" (chiamiamola così) con cui spiego gli argomenti dove io ho avuto difficoltà e quindi dove ho creato le migliori strategie e sono dovuto scendere più in profondità, impegnandomi davvero molto.

Allora la difficoltà nel passato diventa una forza nel futuro: se io ho avuto la possibilità di vivere la stessa frustrazione dei miei studenti, sarò anche in grado di aiutarli meglio nel presente a superare più velocemente questa frustrazione!

Questo è il potere di coloro che non hanno il "talento": poter insegnare a tutto il mondo come superare le difficoltà che i "talentuosi" superano con facilità.

Ed è un grande potere.

Naturalmente ciò richiede più fatica, ma quindi, più forza!

Che ne pensi? Fammelo sapere con una mail a umasterinfo@gmail.com.

Alla prossima,

- Samuele